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zato anche al loro ingresso, fino molto innanzi, incontro alle uova che discendono per le tube falloppiane. Cessa in tal modo non solo il fondamento ma perfino il bisogno d’un’ipotesi quale si è quella della pretesa aura seminale: ipotesi tanto più falsa quant’è più comprovata la necessità del contatto materiale del seme e delle uova, onde la fecondazione abbia luogo.

§ 9. Sviluppo dell'uovo, e formazione dell'embrione.

Il primo cambiamento che si osserva nell’uovo staccatosi appena dall’ovario, si è la scomparsa della vescicola germinativa, che per altro ha luogo indipendentemente dall’azione dello sperma. Il suo contenuto prende una parte principale in un fenomeno maraviglioso, dal quale incomincia l’organizzazione dell’embrione e che fu osservato in tutte le classi di animali. Questo fenomeno veramente generale è quello delle solcature dell’uovo: noi cercheremo di porgerne una succinta idea, dopo alcune premesse che ci sembrano necessarie.

La teoria della preesistenza dei germi che ha tanto dominato in Europa nel secolo scorso, è ormai definitivamente relegata nel regno delle chimere. L’uovo non racchiude già un embrione in miniatura che l’atto della fecondazione risveglia e fa ingrandire: ma i soli materiali primi per la sua formazione. I tessuti di questo embrione non si formano neppure pel ravvicinamento di molecole nervee, muscolari, membranose, ossee, ec. preesistenti nell’uovo: ma si formano da cellule che si producono nell’uovo stesso. Queste cellule elementari, ordinariamente non visibili che ai maggiori ingrandimenti del microscopio, constano di un sacchetto od otricello sferico contenente un liquido denso e più o meno trasparente, nel quale è immerso in una posizione eccentrica quasi un