Pagina:De Amicis - Ricordi di Parigi, Treves, Milano 1879.djvu/324


parigi. 321


-liante, sdegnoso dei rancori meschini e di tutte le piccole grettezze della vita. È costantemente, per sua natura, nello stato d’animo in cui si trovano tutti dopo un banchetto festoso, in cui il vino sia colato a profusione: disposto e pronto in egual modo a commettere un grosso, sproposito e una grande azione, ad abbracciare un nemico accanito e a provocare il vicino per una parola, a fare una enorme buffonata ritto sulla tavola e a impietosirsi per il piccolo mendicante che domanda un pezzo di pane alla porta. Uscito fuori dal piccolo cerchio della sua vita ordinaria, lo spettacolo della vita immensa di Parigi esalta tutte le sue facoltà e tutti i suoi sentimenti buoni e cattivi. Un effetto simile lo proviamo noi pure. L’ingrandimento delle proporzioni di tutte le cose ci dà a poco a poco un altro concetto delle cose stesse. La corruzione medesima, enorme e splendida, finisce per sedurci come un vasto e svariatissimo campo di studio, più di quello che ci respinga per la sua laidezza; e ci abituiamo a

Ricordi di Parigi. 21