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emilio zola. 225


vivere, ciascuno per conto proprio, e ciascuno v’interessa principalmente per sé medesimo; poco o punto per quello che ha che fare cogli altri. Di qui nasce la grande efficacia dello Zola. Di quanto difetta il suo romanzo in orditura, di tanto abbonda in verità. Non ci si vede fa mano del romanziere che sceglie i fatti, che li accomoda per congegnarli, che li nasconde l’un dietro l’altro per sorprenderci, e che prepara un grande effetto con mille piccoli sacrifizi della verosimiglianza e della ragione. Il racconto va da , in modo che non par possibile altrimenti, e sembra una esposizione semplice del vero, non solo per i caratteri, ma anche per la natura dei fatti, e per l’ordine in cui si succedono. Si legge e par di stare alla finestra, e di assistere ai mille piccoli accidenti della vita della strada. Perciò quasi tutti i romanzieri, in confronto suo, fanno un po’ l’effetto di giocatori di bussolotti. E non avendo la preoccupazione comune degli scrittori di romanzo, d’annodare e di districare molte fila

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