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vittor hugo. 161


IV.

V’è una considerazione però, che rende titubanti molti ammiratori che desiderano di visitare Vittor Hugo; ed è l’accusa che gli si fa d’avere un immenso orgoglio. Certo è che egli sente altissimamente di sè, e non lo nasconde. Tutti sanno quello che disse, ancor giovane, all’attrice Mars, che si permetteva, alle prove dell’Hernani, di criticare i suoi versi. — Signorina, voi dimenticate con chi avete da fare. Voi avete un grande ingegno; non lo nego; ma ho un grande ingegno anch’io, e merito qualche riguardo. — Io lascio ad altri il risolvere questa quistione: se, in qualche caso, uno smisurato sentimento di sè non sia un elemento del genio: quello che dà l’impulso ai grandi ardimenti; e se, ammessa la

Ricordi di Parigi. 11