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62 l’inaugurazione degli ossari

prova d’una delicatezza squisita, a cui l’ufficiale, dal canto suo, corrispose nobilissimamente.

I due Principi si trattennero qualche minuto sotto uno splendido padiglione vicino alla strada ferrata, poi salirono in carrozza, e seguiti dai soci, dagl’invitati, dal popolo, si avviarono verso il colle di San Martino, alla villa Tracagni, dov’era stata preparata la colazione per tutti. Quel breve tratto di strada fu un continuo spettacolo. I campi formicolavano di gente accorsa dai vicini villaggi; le ville, le chiese, le casuccie più meschine erano ornate di arazzi, di fiori, di quadri; e qua e là, sul piano e pei colli, tra ’l verde degli alberi e delle siepi, biancheggiavano tende e padiglioni: tutta la campagna era parata a festa. E ispirava sentimenti e pensieri da non potersi esprimere, quella pompa di colori allegri, quella gente gaia, quello strepito, quella musica, là dove pochi anni prima, in quello stesso giorno, era corso tanto sangue! A un tratto, a una svoltata, mi si offerse per la prima volta allo sguardo il colle di San Martino, colla sua chiesuola e coi suoi cipressi, bello e terribile, come l’avevo visto tante volte dipinto e sentito descrivere. Mi balzò il cuore. Codesti luoghi famosi par che abbiano il sentimento di quello che sono. Io guardai quel colle, come si guarda una persona, in atto riverente e affettuoso; e mille ricordi mi si affollarono, e riprovai il tremito che mi aveva preso la prima volta che l’intesi nominare, con quelle divine parole: — Hanno vinto!

I Principi e tutto il seguito entrarono nella villa Tracagni dov’era preparata la colazione. Questa villa è una delle case che furono più accanitamente disputate fra Italiani ed Austriaci nella battaglia di San Martino. Quasi rovinata allora, rifabbricata ed abbellita poi, offre oggi un aspetto gradevolissimo; ma nelle pareti delle allegre stanzine, fra le pitture e gli ornati, spunta ancora qualche palla da cannone, che ricorda il passato, e fa un eloquente contrasto con quanto v’ha intorno di grazioso e di ameno.