Pagina:De Amicis - Ricordi del 1870-71.djvu/70

56 la battaglia di solferino e san martino.

tra la Perentonella e la Monata, tutta l’artiglieria della 5ª divisione in batteria.

Avanti!

Oh per l’amore d’Italia, in nome della libertà e della giustizia, in nome dei nostri morti, in nome di tutto quello che s’è patito e di tutto quello che s’è amato, vincete! L’ultimo raggio del sole vi saluti vittoriosi in vetta a quei colli; non tramonti con esso la gloria della nostra bandiera; quest’è l’istante supremo: coraggio, fratelli, e voi, madri d’Italia, pregate.

Tutta la linea si muove; le artiglierie prorompono tutte assieme in una scarica formidabile che echeggia come scoppio di cento folgori fino ai confini del campo; le batterie della 5ª divisione infuriano di fronte, i venti cannoni della Monata di fianco; i tamburi battono la carica, squillano le trombe dei bersaglieri, i generali e i colonnelli agitano le sciabole alla testa delle colonne, sventolano le vecchie bandiere dei reggimenti, diecimila baionette si spianano, diecimila altissime grida s’innalzano, lo spazio interposto scompare. Il nemico si turba, indietreggia, volta le spalle, è fugato.

Un altro fragoroso grido s’innalza da tutte le alture: — Viva il Re!

Subito, colla rapidità del lampo, trenta pezzi d’artiglierie sull’altopiano a fulminare l’opposto pendìo che gli Austriaci tentano di risalire, i battaglioni si stendono e li tempestano d’un gagliardo fuoco di fila, i cavalleggieri di Monferrato li flagellano di fronte e di fianco, un ultimo fuoco di mitraglia, è finito.

Dopo quattordici ore!

La vittoria era stata agevolata dal general Fanti. La 2ª divisione, ch’era la sua, partita da San Paolo di Lonato alla volta di Solferino, aveva ricevuto l’ordine dal Re di mandare la brigata Piemonte a Madonna della Scoperta e la brigata Aosta al generale Mollard. Quando la brigata Piemonte arrivava al