Pagina:Dandolo - La Signora di Monza e le streghe del Tirolo, 1855.djvu/93







1607 die sabathi XXII mensis dicembris.

Mediolani in monasterio Boccheti in quadam camera superiori habens fenestras versus claustra.

Coram Ill.mo et M. R. D.no Hieronimo Saracenio Vic. Crim. Curiæ Archiep. Mediolanensis, meque notario.


Constituta soror Virginia Maria filia q.m ill.mi D.ni Martini de Leyva, monialis sactæ Margaritæ, oppidi modoetiæ, et nunc degens in dicto monasterio Boccheti, actrix principalis quoad se, et testis quoad alios.


Delato sibi juramento veritatis dicendæ, juravit tactis scripturis:

interrogata an sciat seu saltim præsumat causam sui præsentis examinis et ob quam fuit reposita in hoc monasterio;

respondit:

1607 questo giorno di sabbato 22 dicembre.

Milano, nel monastero del Bocchetto, in una camera superiore guardante verso il chiostro.

Alla presenza dell’illustrissimo e molto reverendo signor Gerolamo Saraceno, vicario criminale della Curia arcivescovile, e di me notaro.

Chiamata ad esame suor Virginia, figlia del fu illustrissimo signor Martin de Leyva, monaca di Santa Margherita in Monza, ed or dimorante in questo monastero del Bocchetto, principal attrice quanto a sè, e testimonio quanto ad altri.

Deferitole giuramento, ecc.


interrogata se sappia o presuma saper la causa dell’attual esame, e perchè sia stata riposta in questo Monastero;

rispose: