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temi pensare: — questi ragionamenti furono dopo che avessimo tolta la perdonanza alle Grazie.


Interrogata cur Osius illam vulneraverit;

respondit:

Interrogata perchè l’Osio la ferisse;


rispose:

» Credo per paura che palesassi che lui ci aveva levate dal monastero, quando vide ch’io non poteva uscire dal fiume.


Quæ habitis D.us Vicarius dimisit continuare examen ne tædio afficeret ipsam constitutam.

Dopodichè il sig. Vicario tralasciò di proseguire l’esame, affine di non recare soverchio fastidio alla inquisita.


Succedono in data del 2 dicembre 1607, dalla pagina 99 alla 114, alcuni costituti di poco momento d’inservienti del monastero, e d’un mozzo di stalla dell’Osio.

Il mozzo interrogato del suo mestiere risponde:

» Son quattro anni che conosco il signor Giampaolo; e da lì a un anno andai a stare con esso, e l’ho servito da due anni circa: lasciai la servitù sua poco avanti che fosse messo prigione a Pavia; e li servigi che gli faceva eran questi, di governargli i cavalli in numero di due; che aveva un cavallo grosso, detto il Chiappino e una cavallina: andavo innanzi indietro a Milano, mentre lui si ritrovava là alloggiato in casa del signor conte Lodovico Taverna, che di continuo alloggiava là.

Richiesto della sua famiglia rispose: « ho mio padre, e viviamo insieme con tre sorelle, una grande come son io, l’altra mezzana, che lavorano tutte e due nell’esercizio delle agucchie, e un’altra piccola che non lavora; guadagniamo sette od otto soldi per uno al giorno, ma bisogna lavorare anche parte della notte; e tutto il guadagno che si fa va in mano del padre, il qual paga il fitto di sessanta lire l’anno, e ci provede vitto e vestito.