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» dove haveranno commesso i delitti, nè per tre miglia vicino a i luochi dove habitano quelli ai quali spetterà fare dette remissioni.

» Et comanda S. E. che la presente grida sia stampata, et pubblicata nelle parti solite dello Stato, et in particolare nella Terra di Monza, et altre del Monte di Brianza, acciocchè vengha a notitia di tutti. »

Data in Milano a’5 d’aprile 1608.


IV.

Grida contro quelli che hanno rotto la Statua della Giustitia in Monza (1).


» La temerità del fatto seguito nella Terra di Monza in maltrattare et rompere la statua della Giustitia, posta nel sito dov’era la casa di Giampaol Osio, merita che le si usi ogni diligentia per mettere in chiaro questo delitto, et procurare il castigo delli delinquenti per esempio delli altri. Et però non avendo giovato le diligentie facte dal Senato in questo particolare, ha voluto l’ill.mo et ecc.mo signor Don Pietro Euriquez de Acevedo conte di Fuentes del consiglio di Stato di Milano etc. col parere del Consiglio Secreto, et del med. Senato ancora, che sia pubblicato questo bando;

» col qual promette S. E. l’ impunità d’esso ad uno dei complici che lo metterà in chiaro, ovvero somministrerà inditii bastanti a dar la tortura; e di più ancora gli promette il premio di scudi cento, et, oltre a questi, la liberatione d’un bandito di caso gratiabile.

» Et perchè nella med. Terra di Monza si è introdotto


  1. Questa statua penso che posasse in cima alla colonna stata eretta ad infamia dell’Osio: già vedemmo nel Processo qual iscrizione v’ era apposta: è da credere che colonna e statua soggiacessero da un colpo a comune atterramento.