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cento tra le mie carte, che per mia e loro gloria intendo un giorno di pubblicare, se piace al cielo (’h Un secondo difetto forse giustamente in queste Memorie riprendesi, ed è una certa mancanza di connessione ne’ fatti ; «pregio singolarissimo — dice il censore, — che tanto in quelle di Casanova s’ammira». Devo osservare però che, sebbene tutte le cose che scrissi in questi volumi sieno purissime veritá, credetti nulladimeno esser saggia ed onesta cosa alcune tacerne, come mi protestai nell’epigrafe apposta alla prima edizione. Queste ommissioni forse ruppero il filo talvolta delle mie narrazioni, e parer le fecero pòco connesse. Casanova fece il contrario. Tacque assai spesso quello che avrebbe dovuto e potuto dire per dovere di storico ; e, per empire bene o male que’ vuoti e amalgamare, dirò cosí, la sua storia, permise alia sua prolifica penna di crear molte cose di pianta. Io non dico giá ciò per toglier un iota al merito di Giacomo Casanova o a quello delle sue Memorie , che sono scritte con molto garbo e che generalmente si leggono con diletto; ma io conobbi quant’altri mai quell’uomo straordinario, e posso assicurar chi mi legge che l’amor della veritá non era il pregio principale delle sue opere. Colgo volentieri questa occasione, non per la lusinga di trarne una scusa per me, ma per toglier di errore coloro che credono essere tutto oro finissimo quello ch’ei scrisse. Molti sono gli aneddoti che ei racconta, di cui mi sarebbe almeno permesso di dubitare: d’un solo di questi però parlar voglio, come quello che non rende il dovuto onore alla da me venerata memoria dell’immortale Giuseppe.

Vantasi Casanova d’aver data a quel principe certa ardimentosa risposta, che quel sovrano, sebben clementissimo, non avrebbe sofferto infallibilmente da lui. Ecco perciò la veritá della cosa. Giacomo Casanova, che aveva tanto la testa di progetti ripiena quanto sgraziatamente assai spesso vuota la borsa, trovavasi da qualche tempo a Vienna, vivendo come poteva, ma (1) Furono omesse nella presente ristampa, perché di nessun interesse [Ed.].