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(Fétis, Vili, 576). Che il D. P. abbia nel 1803-4 rimesso a nuovo pel Di Winter l’antico libretto, salvo a fare nelle Memorie una confusione di nomi e di date? — Principe di Galles durante la dimora del D. P. a Londra era il futuro Giorgio IV, il cui matrimonio con Carolina Elisabetta di Brunswick ebbe luogo l’8 aprile 1795: di quel tempo, dunque, è la cantata che il D. P. (I, 207) dice di avere scritta per quelle nozze. La «vittoria», in occasione della quale essa sarebbe stata piú tardi eseguita, potrebbe essere, p. es., quella di Aboukir (i° ag. 1798). — Da Holywell, ove fu ospite del Taylor e ove si vanta d’aver fatto 11 casto Giuseppe (proprio lui!) con la Banti (I, 207-8), il D. P. non poteva recarsi a New-York, come gli fece scrivere un lapsus calami (I, 208), per comprare un carrozzino, ma naturalmente a Londra. E, poiché egli dice (I, 213) di esser giunto in Italia nell’anno stesso dell’occupazione austriaca di Venezia (I, 221), il suo soggiorno a Holywell è da fissare al settembre 1798 e la sua partenza per l’Italia (I, 208-9) a l 2 ottobre di quell’anno (cfr. anche Marchesan, pp. xix-xx).

Viaggio In Italia (I, 209-41). — Se le date fornite dal D. P. sono esatte, il io ottobre 1798 egli giungeva ad Amburgo (I, 209); — il 2 novembre a Castelfranco, a Conegliano e, la sera, a Céneda, ove restava tutto il 3 (I, 209-15); — il 4 mattina era a Treviso, donde ripartiva il 5 (I, 215) ; — dal 6 all’8 si fermava a Venezia (I, 216-29) ; — il 9 passava per Padova (I, 229) ; — il io o l’n per Ferrara (I, 231); — presso a poco dall’ 11 novembre al 15 o 20 decembre dimorava a Bologna, a Firenze, e poi novellamente a Bologna (I, 232-8), ove, a ogni modo, era il 24 novembre, data di una sua lettera scritta da colá al fratello Paolo e pubblicata in parte da Domenico Giuriati (Su L. D. P. a proposito del «Don Giovanni», in Illustrazione italiana , XXIV, 2, io genti. 1897, e cfr. Marchesan, p. xx);— il i° gennaio 1799 era giunto di giá ad Augusta (I, 237 8); — il venerdí successivo, e cioè il 4 gennaio, a un villaggio presso Brunswick (I, 238); — il giorno dopo ad Arburgo (I, 239); — verso il io ad Amburgo (I, 240), ove restava fino al i° marzo, e quindi non uno (I, 241) ma circa due mesi; — e finalmente verso la metá di quel mese ritornava a Londra. A sostegno di siffatta cronologia sta il fatto che l’Allegrante, la quale aveva fatto il viaggio con lui, cantò a Londra, durante il 1799, soltanto in alcuni oratorii sacri (Fétis, I, 52); dal che si dovrebbe desumere che vi fosse giunta per l’appunto nella quaresima. — La battaglia «del Tagliamento o... della Piave» (I, 213) è quella, famosa, del Tagliamento del 16 marzo 1797: per altro, l’aneddoto su Napoleone, che il D. P. degrada a «generale di divisione» (I, 214), ha tutta l’apparenza di una storiella. Né poi è esatto che, nel 1798, il padre del D. P., nato nel 1722 (Marchesan, p. 2, n. 1), avesse piú di ottant’anni (I, 210): potè magari superarli in séguito, giacché era ancor vivo nel febbraio 1800 (cfr. lettera del D. P. al fratello Paolo, in Bernardi, pp. 226-7). — Non «in que’giorni * (I, 221), vale a dire nell’ottobre-novembre 1798, ma fin dal 28 gennaio