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fu lasciata dall’autore la quarta parte, che di tagli avrebbe pur avuto bisogno ; né poi egli seppe resistere alla tentazione di aggiungere a questa non solo una quinta parte, piena zeppa di senili autoesaltazioni, di pettegolezzi e di lamentele, ma anche una trentina di lettere a lui scritte dalle sue discepole e un intero volume di versi (la seconda parte del terzo volume) (0: lettere e versi che, assai opportunamente, il Gambarin ha tralasciati nella presente ristampa. E se la morte non avesse còlto il Da Ponte, il 17 agosto 1838, nell’invidiabile etá di circa novant’anni, non c’è alcun dubbio che delle sue Memorie noi avremmo avuto a stampa, oltreché quel brevissimo compendio da lui premesso ad alcuni sonetti pubblicati in morte della moglie ( 2 ), anche un «quarto tomo» (o sesta parte), che egli aveva giá annunziato pubblicamente ( 3 ) e intorno a cui, in lettere del marzo e del giugno 1832, del gennaio 1837 e dell’aprile 1838(4), affermava di lavorare con la sua consueta e straordinaria alacritá. Ma le ricerche infruttuose compiute a codesto proposito in Italia, e fatte compiere nella biblioteca della Columbia University di New-York giá dal Bernardi, poi dal Marchesan e ultimamente dal Gambarin, inducono a credere che il manoscritto di quel «quarto tomo» sia andato smarrito: perdita tutt’altro che grave per la storia della letteratura italiana e anche per la fama di Lorenzo Da Ponte. (1) Questa seconda parte del.terzo volume reca (almeno nell’esemplare da me veduto) questo frontespizio: Saggi poetici di Lorenzo Da Ponte, Ubera traduzione della Profezia di Dante di Lord Byron. II parte del III volume delle Memorie. Terza edizione con note pe’ miei allievi, e consta di 127 pp., contenenti la traduzione della Profezia di Dante, un Saggio di traduzione libera del Gii Blas, la canzone: «Era Cecchino un bel contadinello» e alcune poesie minori. Non saprei dire, per altro, se questo volumetto appartenga proprio all’edizione originale della seconda redazione delle Memorie, o non sia piuttosto una ristampa posteriore. Le parole «terza edizione» farebbero credere piú verisimile la seconda ipotesi ; tanto piú che il Marchesan, p. 492, cita un volumetto di Poesie varie, seconda edizione, pubblicato a NewYork nel 1830, e «ristampa della seconda parte del volume terzo delle Memorie con qualche giunta». (2) Sonetti per la morte di Amia Celestina Ernestina Da Ponte (Nuova Yorca, 1832). Cfr. Marchesan, p. 493. (3) Si vedano, nel presente voi., pp. 135-6. (4) Lettera inedita all’editore Fortunato Stella di Milano, del 29 marzo 1832 (cit. da C. Lozzi, Due abati del Settecento, inspiratori di melodrammi famosi, in Gazzetta musicale di Milano, LIV, 32, io agosto 1899, p. 392); e lettere al Colombo, del 9 giugno 1832, a G. B. Perucchini, del 24 gennaio 1837, e allo Stafler, dell’n aprile 1838, in Bernardi, pp. 190, 234 e 237. Cfr. anche Marchesan, pp. 329-333.