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L’impresario in angustie e II matrimonio segreto di Cimarosa; La pastorella nobile di Guglielmi e L’Assur re d’Ormus del Salieri. Questi drammi, se non li possiede la vostra compagnia, potrete averli quasi per niente, perché da noi si misero tutti a dormire; ma qui né dormiranno, né lasceranno dormir nel teatro. I gusti si son cangiati in Italia; ma non certo pel meglio. E il gran Mozzarl n’è la pruova. Vi consiglierei parimenti d’aver una gran quantitá di arie, duetti, terzetti e quartetti staccati, e sará mia la cura d’incastrarli nelle parti degli attori. So che ogni cantante ha i suoi cavalli da battaglia: li porti seco, e li farò galoppare, anzi volar al cielo, come sull’ippogrifo Ruggiero. Son vecchio e con un piede e mezzo nella fossa; ma, se una buona opera italiana viene in America, io credo che ringiovenirò in un momento e diverrò piti robusto d’un Ercole. Voi non sapete, signor Giacomo caro, quanto è caldo il mio zelo in questa faccenda. Perché io, che ho creato di pianta il gusto della lingua e della letteratura italiana in tutta l’America; io, che ho insegnato a piti di milleottocento persone a parlare e scrivere la lingua di Petrarca e di Boccaccio e a conoscere le loro immense bellezze; io, che ho portato diciottomila volumi di scelte opere italiane in questa sola cittá, che le difesi poderosamente contro gli assalti de’ nostri invidiosi rivali, che ne stabilii varie biblioteche, che le introdussi a spese mie ne’ collegi, che prima né le apprezzavano né le conoscevano; io, che, povero come tutti i poeti, vecchio, senza amici e senza aiuti, ho fatto e continuo a far tutte queste cose, preveggo che l’incanto della nostra musica darebbe quasi generalmente un novello impulso all’amore e allo studio delle nostre soavissime lettere; e questo solo è lo scopo delle mie mire e il piú dolce desiderio dell’onorato mio cuore. Ma tutto quel ch’io qui dico non è che una goccia d’acqua paragonata con tutto l’oceano, se confrontasi colle cose fatte da me a onore della mia povera, afflitta e sacrificata patria. Venite e vedrete.

Del regalo che vi aspettate o almeno che vorreste avere delle cinquantamila piastre di sottoscrizioni, di cui vi parlò mio fratello, degli sborsi pecuniari, de’ carati o di simili cose, che si usano fare in Europa, non bisogna nemmeno parlarne. Gli americani sono quasi tutti merendanti: fanno un commercio di tutto, fin de’ divertimenti. Venite, fate il possibile per piacere, svegliate l’entusiasmo del diletto in alcuni, in altri la speranza del lucro; e poi tutto osate, tutto sperate. E, se in questo vi trovate deluso, chiamate