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Non fu senza molta difficoltá che ottenni dal signor Montrcsor le lettere ch’io gli scrissi: delle moltissime, che gli indirizzai, n’ebbi indietro sol sette, e tra queste la prima non trovasi. L’incoraggiai però all’intrapresa, ma non ricevei per piú mesi ulteriori novelle da lui. Sol verso il cominciamento di luglio dell’anno 1831 scrissemi un’altra lettera, la quale sembrandomi piú adattabile agli usi americani che non era la prima, io gli risposi cosí. New-York, i» agosto 1831. Signor Giacomo stimatissimo, La vostra lettera m’arrivò disgraziatamente un po’ troppo tardi per oggi. La posta d’Havre era giá partita, quando la ricevei: tuttavia non voglio perder un momento di tempo a rispondervi. Ascoltatemi attentamente, e mettetevi bene in testa che è un uomo d’ottantatré anni che parla, un uomo che ha sacrificato piú che la metá della vita alla gloria della sua patria, che conosce bene le faccende teatrali, e per ventisei anni di osservazioni e di esperienza può dire senza iattanza di conoscere parimenti il carattere della gente colla qual vive. Dopo avervi ciò detto, colla maggior franchezza del mondo, I10 l’arditezza ancora di dirvi e di dar garante per quel che dico la generalmente conosciuta onestá mia, che una buona e ben regolata compagnia di cantanti italiani deve tesoreggiar in America. Ho detto una buona compagnia, ma avrei invece dovuto dire una compagnia ottima, stupenda, eccellente, da gareggiar e, se possibile fosse, da superare quella che portò qui il Garzia; il che credo bene che sia difficile, ma non impossibile, né difficilissimo. La sua figliola forse e, per alcune parti, Garzia medesimo, sarebbero difficilmente rimpiazzati; ma, se il pieno della compagnia fosse buona, questa pienezza compenserebbe la mancanza nella perfezione di quei due, e ciò basterebbe aH’effelto total della cosa. Prima perciò di rispondere categoricamente a tutto quello che esigete da me e dal paese, v’esporrò l’opinione mia per quel che riguarda questo importantissimo punto, dal qual sopratutto dipende la buona riuscita della nobilissima impresa. Se potete condurre con voi una prima donna cantante, una prima buffa di merito e, come dicesi, da cartello, un ottimo primo basso cantante e un altro ottimo comico, un tenore de’