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ch’io cerchi di far brillare e di spargere ed eternare tra voi, cortesissimi protettori e fautori miei, questi autori, quest’opere e questa favella? Son mosso, anch’io, ve lo giuro, al pari dell’egregio mio inglese antesignano, non da parzialitá nazionale, non da entusiasmo fanatico; ma da amore di veritá, dal desiderio del vostro bene, da forza invincibile di sentimento e dalla dolce speranza che sia ricordato un giorno con grata affezione, che sia benedetto, oso dire, il nome di un uomo che visse giá cinque lustri tra voi, e che non fu ad altro intento che a meritare la vostra graziosa benevolenza, tutti i mezzi cercando di farvi conoscere i nostri sommi scrittori e di farvi assaporare e possedere i migliori tesori delle nostre letterarie miniere, che diverranno, quando che fia, fonti inesauribili di sapienza, di commodo, di utilitá e di diletto per voi, per i vostri figliuoli e pei piú tardi nipoti.

Non contento per questo d’aver per tanti anni incontrati «noctesque diesque labores»; non contento d’aver avvezzate le labbra di tanti giovani e giovinette virtuose alla culta favella dell’Arno, d’aver mostrati gli effetti mirabili del mio zelo, se non del mio sapere, ne’ prodigiosi progressi fatti nelle mie classi da molti discenti, ma specialmente dalle svegliate e spiritose damigelle ch’ora affettuosamente m’ascoltano; di aver infine introdotto nel vostro venerabile collegio la primogenita della lingua latina, che ben chiamare si può, con Orazio nostro, d’una madre gentil figlia piú bella inatre pulchra filia pulchrior; non contento, dico, di tutto questo, presi l’ardita risoluzione di accumulare il piú bel fiore de’ nostri grandi uomini, e di formare una biblioteca, che, permanentemente durando, l’agio vi desse di studiarli, di leggerli, di esaminarli e di approfittarne. Il mio mediocrissimo erario non mi permise arricchirla di tutte le dovizie di cui si gloria la italiana letteratura. Ricordandomi tuttavia della divisione fatta dal gran Bacone delle tre facoltá della mente: memoria, raziocinio, imaginazione, alla prima delle quali appar-