Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. I, 1918 – BEIC 1797111.djvu/99

sol variata di novelli affetti, vivean gli avventurati amanti e sposi. Passar gli anni cosi, cosi solcate lor fronti fúr dalla rugosa etade; e l’ardor moderò, non giá distrusse, invecchiata amicizia.

Qui si fermò il Metastasio, e invitommi a leggere il rimanente di quella poesia. Qualche cortese espressione di lode, ch’usci da una bocca si venerabile, fece parlare vantaggiosamente di me per Vienna. Non ebbi però piú la sorte di riveder quel grand’uomo, che riteneva, sebben vecchissimo, tutta la freschezza ed il brio della gioventú e tutto il primitivo vigore del vivace e gagliardo ingegno, alla cui dotta scuola e conversazione avrei potuto moltissimo profittare. Egli mori, pochi giorni dopo, di dolore, per quel che un suo amico intrinseco raccontommi.

Eccone la ragione, clic il mio lettore udrá con piacere, come cosa non a tutti nota e appartenente a un uomo si celebre in tutte le parti del colto universo.

Alla morte di Maria Teresa, principessa che, per debolezza forse di core, aveva quasi rovinato l’erario a forza di accordare pensioni b), Giuseppe ordinò, al suo avvenimento al trono, che tutte le pensioni d’un certo genere, dalla regina madre accordate, dovessero discadere, riserbandosi il diritto di rinnovarle egli stesso a chi ne credea meritevole. Il Metastasio, udendo sintil decreto, ne risenti tal rammarico, pel torto ch’ei credeva fatto al suo merito ed ai suoi lunghi servigi, che in pochi (i) La famiglia Edling di Gorizia era composta di sette individui, uno de’quali era il vescovo di quella cittá. Avendo questi ottenuto dall» compiacentissima imperadrice una pensione per p idre, madre, fratello e sorelle e tutta la servitú, ritrovandosi un giorno colla sovrana, narrandole certe faccende religiose, che a quella principessa piacevano, domandogli con gran premura se potesse fai e qualche cosa per lui e per li suoi — Vostra Maestá — rispose il santo prelato — ci ha tutti beneficali. Non rimangono piú che i due vecchi cavalli del mio padre, due buone bestie che riunito servito treniatré anni, e che converragli vender, non avendo egli i modi da mantenerle senza servirsene. — Pria d’uscir dalla camera, il santo vescovo ebbe una pensione di 300 fiorini Tanno dalla regina «per le buone bestie di suo signor padre» !