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abbandonare le carte, l’amante e sopra tutto quella pericolosissima capitale. Fresi, senza perder tempo, la penna e scrissi al fratello mio questi pochi versi:

Girolamo, non piú gioco, non piú amori, non piú Venezia.

Partirei sul fatto, se avessi danaro. Ma fo voto di non rimanervi piú altri tre giorni. Ringraziamo Dio ed il povero ladro. Ci vedremo domattina. Mandai la lettera pel servo; ma il fratello mio, invece di aspettare il domani, venne su! fatto a trovarmi, c, dopo un amorevole amplesso, cavò la borsa, mi diede tutto il danaro che possedeva, e quello bastò all’urgenza del momento e a pormi in istato di allontanarmi da quella cittá. Né fu questo il primo od il solo tratto di fraterna amorevolezza da quell’angelico giovane praticatami. La morte, che mel rapi all’immatura etá di trenta anni, mi privò d’un compagno, d’un consiglier, d’un amico, cose si rare generalmente e si difficili a ritrovarsi in un fratello. Aggiungeva a questo gran pregio un ingegno sublime, una erudizione vastissima ed un gusto squisito in ogni genere d’italiana letteratura; cose che, unite a una matura prudenza, a una maravigliosa modestia e ad una rara urbanitá di costumi, gli avevan acquistato l’amore e l’ammirazione de’ suoi. Io non piangerò mai abbastanza l’impareggiabile perdita.

Scusi il mio cortese lettore questa picciola digressione, e accompagni colla sua pietá questo tributo di lagrime e di riconoscenza, che devo si giustamente alla memoria onorata di un fratello si caro.

Torniamo al prete. Non era ancor sorta l’alba del giorno seguente, quando ricevei una lettera di questo tenore :

Amico, ieri sera ho commesso un’azione indegna. V’ho rubato il tabarro e l’ho impegnato per ottanta lire. Il peggio si è che son ito a giocare e ho perduto il danaro. Son disperato. Vi manderei il mio, ma è vecchio, corto, cattivo e mal atto alla stagione in cui siamo [era un tabarro logoro, di camelotto, che parca fatto a posta per far fuggire i ladri e gli uccelli]. Voi però avete bisogno del vostro mantello. Che cosa si deve fare? Disponete di me. Tutto vostro F.ri.