Pagina:Da Ponte, Lorenzo – Memorie, Vol. I, 1918 – BEIC 1797111.djvu/39

se ’1 merita. È buona, non è ignorante, ed agli occhi miei pare bella. Ma l’affetto paterno mi può ingannare. Vedetela, giudicatene: vi dirò poi il rimanente.— Usci, ciò detto, da quella camera, e vi tornò quasi subito, conducendo seco la figlia, che veramente aveva l’aria di un angelo. Dopo alcune tacite riverenze ed inchini, sedemmo.

— Ed ecco, Annetta — ripigliò il vecchio, — la persona di cui ti parlai, e ch’io t’offro in isposo, se tu gli piaci. — La sorpresa di questa avventura mi aveva quasi del tutto tolta la facoltá di parlare. Vedendo eli’io non rispondeva nulla: — Venite meco

— soggiunse egli : — voglio incoraggire la vostra timida lingua. — Mi prese, cosi dicendo, per mano, e mi condusse in una terza camera ; e, aprendo un gran cassone di ferro : — Ora mostrerovvi — mi disse — quello che finora «nec oculus vidit, nec manus tetigit».— Mi balenarono allora agli occhi, in diverse scatole aperte, varie monete d’oro di vario conio, in mezzo alle quali v’era la piú grande, ed in quella non v’erano che zecchini.

— Questi sono — mi disse allora — cinquemila zecchini, ch’io vi darò il giorno in cui sposerete mia figlia. Alla mia morte poi, o prima, se occorrerá, ne avrete altri quattromila, eh’è tutto quel ch’io possedo; ma vo’che mi promettiate di ricordarvi sempre dei poveri. Io vi credo capace di tanto. Son circa due anni che ho fissato gli occhi su voi. Il vostro personale mi piacque appena vi vidi. Crebbe la mia benevolenza e la mia stima per voi ai replicati atti di limosina che praticaste a me stesso, ai piede del ponte di San Gregorio, dove io sto sedendo da qualche anno in qua e dove voi passate ogni giorno. Questa limosina, che voi a me faceste, mi parve cosa maravigliosa, sapendo lo stato in cui vi trovate; e mi fece credere che il cor vostro fatto sia per la beneficenza, che a me pare il complesso delle virtú e l’anima della vera religione. — Il mio stordimento era grande, ma crebbe questo moltissimo, quando udii che sapeva il mio nome, i miei studi, le mie vicende, e che perfino le mie avventure colla donna ch’amava e con suo fratello gli erano note. Si può credere facilmente ch’era imbarazzato a rispondere. Oltre l’amorosa passione, da cui era