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nazioni b), boni non solamente, ma cortesi, ospitali, umani e caritatevoli conservaronsi, ad onta del lusso e de’ vizi introdottivi dal commercio e dalle ricchezze immense che accumularono, e ancora piu dal tempo, che tutte cose guasta e distrugge. Le miserie di quel paese mi straziavano il cuore, mi disperavano. Io prevedeva inoltre che i mali suoi col tempo s’aumenterebbero a dismisura. Mentr’io stava immerso in questi tristi pensieri, sento alcuno che picchia la porta della mia camera. Apro, e mi s’affaccia un giovanotto di vaga apparenza, che con bel garbo domandami se volea farmi pettinare o sbarbare. La sua urbanitá mi piacque, e, quantunque non mi occorresse né l’una né l’altra cosa, gli dissi d’entrare e gli commisi ili radermi. Mentr’egli affilava i rasoi, gli chiesi come andavano le cose in Venezia. — Come va le cosse, la me domanda? — E qui depose il rasoio.

— E come vorla che le vaga, cara Eia, con questa xente che no ne capisse, né nu capimo? che se tiol tuto quelo che avemo, che no ispende un soldo che li pica, e che, se se lamentemo, i ne bastona? — E i francesi — soggiunsi io allora, — come vi trattavano quando stavano in Venezia? — 1 francesi, i francesi! Oh! Dio li benediga dove che i xe. Dio li fazza tornar presto in questa cittá. Almanco capivimo qualche parola de quel che i diseva; li vedevano rider, scherzar, star aiegri; se i sugava le borse dei richi, i spendeva generosamente coi poveri, coi boteghieri e coi artesani; e le done, la me creda, ghe voleva piú ben ai francesi che a una gran parte dei veneziani. — Riprese allora il rasoio, m’accostò l’asciugamani e il bacile al mento e cominciò il suo lavoro. Dopo aver taciuto pochi minuti, mi domandò se mi piacevano i versi. — Un poco! — risposi. — Se mel recordo — ripigliò egli, — vogio rccitarghe un soneto che la fará rider. — È vero, mi fece ridere. Mi recitò de’ versi da barbiere, ma non simili a quelli del Burchiello. (1) Quando insorgea alcuna querela o controversia tra le nazioni: — Eamus ad bonos yme ics — dicevano, per essere da lor giudicati.