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In una stagione si faceano da sessanta a settanta recite. Ogni persona pagava e paga mezza ghinea per recita. Chi sa la prima pagina d’aritmetica non ha bisogno de’ miei calcoli). Si decise dunque che il signor D. L. avrebbe la loggia, e il signor Taylor mille ghinee a titolo di prestanza senza interesse. — Ma il Da Ponte — osservò Taylor — che dirá? — Griderá un poco

— risposero a coro, — e poi tacerá. — Non fu cosi. Io stampai e vendei tutte l’opere fatte da me, cioè V Ève lina, tradotta dal francese, con musica di Sacchini, che piacque; un’operetta buffa in un atto per Bianchi, che fu una delle migliori cose scritte nel buffo genere da lui, VArmida, che piacque; e una cantata composta da me per le nozze del principe di Galles, e che poi si rappresentò per una vittoria. II profitto dell’altre opere fu per due anni interi di Federici ; ed io osservai e tacqui, aspettando il tempo opportuno di punirlo. Ma qual fu la mia punizione! porger nuova esca alla sua perfidia, alla sua ingratitudine.

La Banti frattanto, o vogliosa di nuovo adoratore (secreto, s’intende) o per qualche supposto oltraggio ricevuto da colui, gli divenne nemica si fiera, che non volle né piú vederlo né piú udir parlare di lui. Le grazie allora di questa femina capricciosa piovvero tutte su me. Non pareva contenta che quando io era con lei; non parlava che di me cogli amici e coll’impresario medesimo; lodava la bontá mia, la mia attivitá, il mio disinteresse, i miei talenti, e qualche volta facea l’elogio de’ miei begli occhi! Io aveva allora quarantanove anni, una donna che amava e che assai piú giovane e bella era di colei : non è dunque da maravigliarsi se feci il sordo, e non credo di meritar alcuna lode per esserlo stato. Ma piú ch’io voleva parere di non intenderla, e piú quella lonza parea vogliosa di farsi intendere. Taylor frattanto decise d’andare alla sua campagna e di condur seco la Banti e la sua famiglia. Appena fu ciò deciso, che la Banti mandò per me; e. com’ebbi la cattiva sorte di trovarla sola, cosi, correndomi incontra: — Signor poeta — mi disse, — bisogna prepararsi a venir alla campagna con noi. Ho qualche cosa di grande importanza da dirti...