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234 | la fine di candia. |
sperandosi dinanzi alla incredulità e alla diffidenza; e inutilmente. Ella sentiva che oramai non era più possibile la difesa. Una specie di abbattimento cupo le prese l’animo. — Che più fare! Che più dire!
III.
Donna Cristina Lamonica intanto mandò a chiamare la Cinigia, una femmina del volgo, che faceva professione di magia e di medicina empirica con molta fortuna. La Cinigia già qualche altra volta aveva scoperta la roba rubata; e si diceva ch’ella avesse segrete pratiche con i ladroncelli.
Donna Cristina le disse:
‟Ritrovami la cucchiara, e ti darò ’na regalía forte.”
La Cinigia rispose:
‟Va bene. Mi bastano ventiquattr’ore.”
E, dopo ventiquattr’ore, ella portò la risposta. — Il cucchiaio si trovava in una buca, nel cortile, vicino al pozzo.
Donna Cristina e Maria discesero nel cortile, cercarono e trovarono, con grande meraviglia.
Rapidamente, la novella si sparse per Pescara.
Allora, trionfante, Candia Marcanda si diede a percorrere le vie. Ella pareva più alta; teneva