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la siesta. 139


Luca:

‟Va bene.”

Giunsero al luogo. L’idiota, che poteva meglio indicare il punto, era fuggito, e in mezzo alle vigne era stato preso da un accesso di epilessia. All’altra riva i curiosi cominciavano a radunarsi.

Disse Luca al compagno:

‟Tu ferma la tua barca e salta nella mia. Uno rema e l’altro cerca.”

La Martina così fece. Egli remava su e giù per una ventina di metri, e Luca tentava il fondo del fiume con una lunga pertica. Ogni tanto Luca, sentendo qualche resistenza, mormorava:

‟Ecco.”

Ma s’ingannava sempre. Finalmente, dopo molte ricerche. Luca disse:

‟Questa volta c’è’.”

E chinandosi e inarcando le gambe per far forza, sollevò piano piano il peso all’estremità della pertica. I bicipiti gli tremavano.

La Martina chiese, lasciando il remo:

‟Vuoi che t’aiuti?”

Luca rispose:

‟Non importa.”