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6 san pantaleone.

in alto il sacro braccio d’argento, e scongiurava l’aria gridando le parole latine:

Ut fidelibus tuis aeris serenitatem concedere digneris. Te rogamus, audi nos.

L’apparizione della reliquia mise un delirio di tenerezza nella moltitudine. Scorrevano lagrime da tutti li occhi; e a traverso il velo lucido delle lagrime li occhi vedevano un miracoloso fulgore celeste emanare dalle tre dita in alto atteggiate a benedire. La figura del braccio pareva ora più grande nell’aria accesa; i raggi crepuscolari suscitavano barbagli variissimi nelle pietre preziose; il balsamo dell’incenso si spargeva rapidamente per le nari devote.

Te rogamus, audi nos!

Ma, quando il braccio rientrò e le campane si arrestarono, nel momentaneo silenzio un tintinnío prossimo di sonagli si udì, che veniva dalla strada del fiume. E avvenne allora un repentino movimento di concorso verso quel lato; e molti dicevano:

‟È Pallura con le candele! È Pallura che arriva! Ecco Pallura!”

Il traino si avanzava scricchiolando su la ghiaia, al passo di una pesante cavalla grigia a cui il gran corno d’ottone lucido brillava, simile a una