Pagina:D'Annunzio - San Pantaleone, 1886.pdf/118



LA SIESTA.


I.


Donna Laura Albónico stava nel giardino, sotto la pergola, prendendo il fresco all’ora meridiana.

La villa taceva, tutta grigia, con le persiane chiuse tra le piante delli agrumi. Il sole raggiava un calore e un fulgore immensi. Era la metà di giugno; e i profumi delli aranci e dei limoni fioriti si mescolavano all’odor delle rose, nell’aria tranquilla. Le rose crescevano da per tutto, nel giardino, con una forza indomabile. Le masse magnifiche delle rose bianche si movevano, lungo i viali, ad ogni soffio di vento, coprendo il terreno con l’abbondanza della loro neve odorante. In certi momenti l’aria, pregna dell’aroma, aveva un sapore dolce e possente come quello di un vino prelibato. Le fontane, invisibili tra la verzura, mormoravano. A tratti, la cima mobile scintillante delli