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annali d’anna. 95

i sacramenti; e le monache d’in torno le davano conforto; e li astanti la guardavano con pietà. Ora, d’improvviso, tra il popolo una voce si sparse, che da Porta-Caldara sarebbe uscito il busto dell’Apostolo. Le speranze risorgevano; canti di rogazione risorgevano nell’aria. Come da lungi vibrò un luccichío, le donne s’inginocchiarono; e con i capelli disciolti, lacrimose, si misero a camminare su le ginocchia, in contro al luccichío, salmodiando.

Anna agonizzava. Sostenuta da due suore, udì le preghiere, udì l’annunzio; e forse in un’ultima illusione travide l’Apostolo veniente, poichè nella faccia cava le passò quasi un sorriso di gaudio. Alcune bolle di saliva le apparvero su le labbra; un’ondulazione brusca le corse e ricorse, visibile, la parte inferiore del corpo; su li occhi le palpebre le caddero, rossastre come per sangue stravasato; il capo le si ritrasse nelle spalle. Ed ella così alfine spirò.

Quando il luccichío si fece più da presso alle donne adoranti, si chiarì nel sole la forma di un giumento che portava in bilico su la groppa, secondo il costume, una banderuola di metallo.