Pagina:D'Annunzio - Le vergini delle Rocce, Treves, 1896.djvu/349

— 341 —

ni a erborare o a preparare e a disseccare le piante raccolte. Aveva riempito la sua casa di erbarii; e su le custodie egli poteva ben mettere per emblema la sua arme fiorita. Tu sai: i Belprato usano per arme un campo partito in linea retta da una fascia d’oro, il cui mezzo campo superiore è rosso con un giglio d’argento e quel di sotto è verde tutto seminato di fiori rossetti con fi-onde d’oro. Non ti par singolare, Claudio, questa congiuntura? L’ultimo dei Belprato erborista! Io predicavo a Massimilla, per ridere: — Tu finirai tra due fogli di carta grigia. — S’erano fidanzati nel giardino, erborando, e parevano fatti l’uno per l’altra. Noi anche eravamo contenti, perché Massimilla non si sarebbe allontanata troppo da noi e sarebbe entrata in una buona casa. (I Belprato sono, come sai, di nobiltà antica, benché decaduti negli ul