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QUARTO - MEROPE


con me, stirpe ferace che t’accingi
nova a riprofondar la traccia antica
87in cui te stessa ed il tuo fato attingi,

con me là dove chi combatte abbica,
perché nella corona io ti connetta
90la foglia della quercia con la spica!

Se tu mi veda oggi nell’armi eretta
sopra la prua, tu mi vedrai domani
93da presso curva al suolo che t’aspetta,

quando pacata come i Decumani
acerrimi, con nude ambe le braccia,
96tu rempierai di semi le tue mani.

Troppo vegliai, avverso la minaccia
del sonno e della febbre, in Ostia morta,
99volta al limo del Tevere la faccia,


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