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TERZO - ALCIONE


In ogni sostanza si tace
la luce e il silenzio risplende.
La Pania di marmi ferace
88alza in gloria le arci stupende.

Tra il Serchio e la Magra, su l’ozio
del mare deserto di vele,
sospeso è l’incanto. Equinozio
92d’autunno, già sento il tuo miele.

Già sento l’odore del mosto
fumar dalla vigna arenosa.
All’alba la luna d’agosto
96era come una falce corrosa.

Di Vergine valica in Libra
l’amico dell’opere, il Sole;
e già le quadrella ch’ei vibra
100han meno pennute asticciuole.

Silenzio di morte divina
per le chiarità solitarie!
Trapassa l’Estate, supina
104nel grande oro della cesarie.


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