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PAGINE DEL DIARIO 27

le cappe delle due mitragliatrici di prua.

Il mare è lievemente mosso. La navicella danza non senza grazia. Sono le due del pomeriggio. Ecco che facciamo raccostata e mettiamo la prua sul nemico.

Da quest’ora fino al tramonto, bisogna spiare sempre più attentamente l’aria. Il torpediniere e il sottonocchiere, accanto a me, stanno di continuo col naso per l’in su, ad aguzzare le pupille. Il cielo è deserto e pallido. Il mare è deserto e pallido. La monotonia si prolunga. Da nessun amante, neppure da Tristano di Bretagna, la notte fu mai invocata con tanto ardore.

Il mare è ora mosso da borea-levante. La foschìa è sempre bassa ma folta. Che tempo ci sarà dentro il Quarnaro? L’ansietà ci travaglia.