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90 L’ARMATA D’ITALIA

sono, rispetto al naviglio più debolmente armato, in condizioni di sicurtà migliori. Essendo stata lungo tempo viva la speranza di giungere ad ottenere la invulnerabilità assoluta, non è meraviglia che a questo intento si sian fatti i più gravi sacrifici; ma, a punto per la esperienza nostra di oggi, sarà a noi permesso d’esprimer qui la convinzione che la tanto cercata invulnerabilità è una chimera. Non soltanto è dimostrata l’inefficacia della corazza contro l’esplosione delle torpedini e l’urto dello sperone; ma noi abbiamo ragioni plausibilissime per affermare a priori che qualunque progresso nella via d’accrescere la resistenza delle corazze contro l’effetto dei proiettili sarà subito seguito da un corrispondente progresso nella potenza dell’artiglieria.

Ciò posto, nella riconstituzione della nostra armata, le torpediniere ed i loro equipaggi dovrebbero essere oggetto di cure speciali.´