Pagina:D'Annunzio - L'armata d'Italia.djvu/101



Fino a questi ultimi tempi, la piú terribile arma contro le grandi navi corazzate e la piú agevole pareva il cannone da cento tonnellate. Nell’anno in cui fu messo in mare il Duilio, nell’anno primo del rinascimento, il siluro era ancora un’arma imperfetta, incerta, costretta a un raggio di azione assai breve; né poteva ancora esser lanciato da un naviglio in corsa a tutta velocità. La torpediniera, prima di lanciare, doveva fermarsi o almeno rallentar la corsa, per aver preciso il tiro e per fuggire il pericolo d’andar sopra al siluro e di saltar in aria. Inoltre, la torpediniera mancava di solidità nel reggere il mare e mancava di esattezza nell’obbedire al timone.

Oggi, in vece, il siluro ha raggiunto