Pagina:Cuoco - Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799, Laterza, 1913.djvu/327


rapporto al cittadino carnot 317

ammirata da quaranta secoli nelle sabbie brucianti dell’Egitto, antica culla delle arti e delle scienze. Insulta e denigra il nome di colui che va ad appoggiare la libertá di Europa a quella dell’Asia, menando ivi la rivoluzione de’ lumi, dopo di aver prodotta la rivoluzione dell’eroismo in Italia.

Discaccia da Napoli Lacombe Saint-Michel, il quale, senza dilazione alcuna obbligato a sortirne, a bella posta si fa cadere, per opera di Carolina e di Acton, nelle mani de’ corsari turchi... E Dolomieu, che, contro tutte le leggi delle nazioni, si tiene ancora imprigionato col console Ribaud nella fossa di Messina, qual grido d’indignazione eleva contro quel re antropofago?... Dolomieu, che non ha potuto ottenere il favore di essere piuttosto fucilato che di menare una vita moribonda in mezzo a’ piú crudeli tormenti, qual terribile impressione deve fare ne’ cuori anche i meno suscettibili di sentimento? Se il governo francese si è protestato apertamente di fare espiare al senato di Amburgo il tradimento commesso contro il Bruto dell’Irlanda, Napper-Tandy, non dovrá lanciare il tizzone rivoluzionario su quella reggia, dove soggiorna il delitto con tutto il corteggio delle scelleraggini e de’ sacrilegi? Non dovrá punire severamente, ad istanza dell’ umanitá oltraggiata e della giustizia vilipesa, gli artigiani di tante calamitá?...

Accaduta la crisi di Roma, il re di Sicilia mordé la polvere, quando vide sulle rovine del Vaticano ristaurato il Campidoglio; si riempi di fremito all’aspetto de’ tribuni, de’ consoli, de’ senatori, che si sforzavano di risvegliare la libertá dopo il sonno di diciotto secoli; fu roso da gelosia nel guardare l’estensione della potenza gigantesca del gran popolo. Altronde la massa de’lumi, che per la loro forza espansiva penetravano fino all’estremitá della Bassa Italia, questa imponente massa feriva molto da vicino il dispotismo napoletano. Sicché si prepararono tutt’i modi di distruzione, in maniera che, all’improvviso e senza dichiarazione di guerra, si fece una irruzione nel territorio romano, e si stesero le braccia per iscannare la libertá de’ discendenti degli antichi legislatori dell’universo. Il general tedesco Mack, uomo di corte vedute, fu destinato capo delle truppe napoletane.