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clero le soverchie ricchezze di pochi e la quasi indecente miseria di molti; diminuito il numero dei vescovati e dei benefici oziosi; tolte quelle cause che oggi separan troppo gli ecclesiastici dal governo e li rendono quasi indipendenti, sempre indifferenti e spesso anche nemici, ecc. ecc.: è la religione che meglio di ogni altra si adatta ad una forma di governo moderato e liberale1. Nessun’altra religione tra le conosciute fomenta tanto lo spirito di libertá. La pagana avea per suo dogma fondamentale la forza: produceva degli schiavi indocili e dei padroni tirannici. La religion cristiana ha per base la giustízia universale: impone dei doveri ai popoli egualmente che ai re, e rende quelli piú docili, questi meno oppressori. La religione cristiana è stata la prima che abbia detto agli uomini che Iddio non approva la schiavitú: per effetto della religione cristiana, abbiamo nell’Europa moderna una specie di libertá diversa dall’antica; ed è probabile che i primi cristiani, nella loro origine, altro non fossero che persone le quali volevano, in tempi corrottissimi, ridurre la piú superstiziosa idolatria alla semplicitá della pura ed eterna ragione, ed il piú orribile dispotismo che mai abbia oppresso la cervice del genere umano (tale era quello di Roma) alle norme della giustizia.

Ma gli uomini (diceva Conforti) corrono sempre agli estremi. La filosofia, dopo aver predicata la tolleranza, è diventata intollerante2, senza ricordarsi che, se non è degno della religione il forzar la religione, non è degno neanche della filosofia. Non è ancora dimostrato che un popolo possa rimaner senza religione: se voi non gliela date, se ne formerá una da se stesso. Ma, quando voi gliela date, allora formate una religione analoga al governo, ed ambedue concorreranno al bene della

  1. Queste idee erano giá popolari in. Napoli. La disputa sulla chinea avea istruiti tutti sulla legittimitá di un concilio nazionale. Si era veduto un gran prelato declamare contro l’abuso delle indulgenze e del celibato, e ciò senza scandalo.
  2. Lo stesso cammino tenne il cristianesimo, che in origine non fu che filosofia. Cominciò dal predicar la tolleranza: essa non era venuta per i soli figli di Abramo, ma per tutte le genti; ma in séguito, divenuta dominante, neanche i figli di Abramo furono da lei risparmiati.