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istessa, massimo e quasi infallibile presagio di sciagure. Anche in Germania sforzo’, ove non si poteva far nulla; ove si poteva far molto, inattivitá; e gli sforzi rimasti sempre nel mezzo, talché non eran altro che vani consumi di forze. Poiché si voleva abbandonar la difensiva, perché non prender l’offensiva in tutta la sua estensione? Anche in Germania il piano calcolato sempre senza un «se non»; talché il ritardo di un minuto dovea sconcertar sempre tutte le operazioni. Anche in Germania la linea delle operazioni inutilmente lunga, onde dar modo all’inimico di attaccarla di fianco. Pochissimo concerto tra le varie parti dell’armata. Piani sempre belli in teorica, e perciò tanto piú cattivi in pratica: perché nella guerra il piano piú bello in pratica è quello che l’inimico difficilissimamente può prevedere che tu vogli seguire; al contrario, il piú delle volte, il piú bel piano in teorica è quello il quale è piú fondato sull’evidenti ragioni de’ luoghi e de’ siti o sugli esempi degli antichi, e, sia per l’una, sia per l’altra ragione, il piú bel piano in teorica, il piú delle volte, è il piú noto all’inimico.

Difatti, se la campagna straordinaria del 1805 si vuole analizzare, si trova che essa dipende dalle applicazioni che un genio straordinariamente grande ha fatte di due massime. La prima: «Fa’ sempre quello che l’inimico meno prevede che tu vogli fare»; la seconda: «Se prevedi che l’inimico voglia far qualche operazione contro di te, il miglior modo di renderla inutile è quello di lasciargliela fare». Napoleone (per quanto sia illustre il titolo d’«imperator de’ francesi», questo nome vai molto di piú), Napoleone fece ciò che i nemici non prevedevano, colla rapiditá delle sue marce. La tattica militare comune ha obliato che tutto quello che chiamasi «attiraglio di un’armata» i romani chiamavanlo «impedimenti». Poscia li sorprese ancora di nuovo con un attacco ai fianchi, mentre essi si difendevano di fronte. Si fecero tagliare la linea delle operazioni, e tutto fu perduto. Essi non prevedevano che la linea, che avean presa, di Ulma potesse esser circondata. Sciocchezza, perché non vi è linea la quale non possa esserlo. A Mack non rimaneva altro a fare che non farsi circondare, e