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predominavano in Francia ed in Italia. Tra gli scrittori francesi io ne conosco tre soli, i quali abbian fatta menzione di Vico: Giovanni Ledere, suo contemporaneo e suo amico, il quale pregiava moltissimo i di lui libri ed ha dato un lungo estratto di uno di essi nella sua Bibliothèque. Il secondo è La Court de Gibelin nel suo Monde primitif. Ma, siccome annovera Vico tra gli scrittori che si sono occupati a spiegar le favole, tra Banier, Bergier ed altri tali, cosí ho ragion di credere che egli non abbia gustata tutta la filosofía dell’italiano. Il terzo è il cavalier de Chastellux; e questi, a creder mio, è quegli che meglio abbia compresa la dottrina di Vico.

In Italia questa dottrina era rimasta quasi arcana nella scuola di Genovesi. Dagli altri Vico appena era citato qualche volta per qualche sua singolare opinione in fatto di storia e di antichitá. Si preferiva in lui, come sempre avviene, ciò che piú brilla a quello che piú istruisce. Primi a far risorgere la fama di Vico ed a render popolari le di lui opere sono stati Filangieri, che tanti de’ suoi principi ha adoprati nella sua Scienza della legislazione ; Pagano, il quale ha tentato di esporla e commentarla in parte e renderla piú chiara nei suoi Saggi politici ; e Cesarotti, il quale ha mostrato di qual uso i principi della filosofia di Vico potevan essere anche nella bella letteratura. Ma qual diremo noi che sia stata la cagione di questo oblio nel quale le opere di Vico eran cadute? Io credo che le principali si possan ridurre alle seguenti: I. Vico ha voluto esporre le sue idee colla concisione e col metodo de’ matematici. Ma il suo metodo matematico fu quello dell’antica e rigorosissima sintesi che sola ei conosceva; e per essa tutt’ i principi fondamentali vennero raccolti in un luogo solo al principio dell’opera sotto nome di «assiomi» e < postulati». Ma gli assiomi ed i postulati di Euclide sono pochi di numero, della piú facile comprensione, della piú facile rimembranza: in qualunque bisogno voi ve li ricordate. Gli assiomi di Vico sono numerosissimi, non comuni, difficili ad intendersi, difficili a ritenersi a memoria. Quando volete impararli, avete bisogno di riflettervi molto, e non sempre ne vedete l’uso e