Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari – Periodo milanese, 1924 – BEIC 1795489.djvu/225

da cui son regolate tutte le cose, lo ha dato Bossuet. Diremo noi che le piú ardite idee, e nel tempo istesso le piú vere, sopra questo soggetto trovansi nel libro che Pomponazio scrisse sul fato? Ma Pomponazio era piú metafisico che storico, e la sua metafisica era tenace ed inumana. Bossuet restrinse il suo lavoro alla sola parte che riguardava la nostra divina religione. Perché, tolto via ogni nome di setta, non si dirige il lavoro a dimostrare il progresso continuo della virtú de’ buoni ordini e della felicitá? Forse allora tutte le eccezioni che si traggono dagli esempi particolari svaniranno, e sará dimostrato che la provvidenza tende costantemente ai progressi della virtú e della felicitá di tutto il genere umano.

Se io dovessi scriver la storia de’ nostri giorni, la ridurrei a queste poche parole: «L’ Europa risorgeva dalla barbarie. Il mezzo piú efficace per farla risorgere era la religione, e la religione divenne politicamente preponderante e stabili il suo regno in questa terra». Que’ filosofi, i quali tanto oggi declamano contro la medesima, non veggono quanti beni la medesima ha prodotti? Dall’estremo della servitú e dell’imbecillitá nella quale gli uomini eran caduti per la corruzione dell’impero romano, era necessario che la razza umana fosse rigenerata coll’opera di altri popoli i quali avessero piú vigore e di spirito e di corpo. Si videro, ed era inevitabile, in Europa due razze di uomini: una vile e corrotta, l’altra forte e libera. Vi furono schiavi, signori, feudi. Ma i feudatari spingevano la libertá fino all’indipendenza ed il valore fino alla ferocia; il governo era un’aristocrazia che meritava il nome di anarchia, diviso tra alcuni pochi guerrieri, i quali opprimevano il popolo, che non era nulla, e facevan tremare i re, che sono sempre debolissimi senza il popolo. La guerra era eterna, la forza era il solo diritto, e, sotto l’impero della forza, non eravi né sicurezza né prosperitá né industria. La religione, sugli avanzi della legislazione romana, stabili a poco a poco l’idea di una giustizia superiore alla forza; indi proclamò la libertá di tutti i cristiani: opra che la sola filosofia forse non avrebbe intrapresa o non avrebbe compiuta