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dall’universale. Or le due parti dell’Europa che avevano piú urgente bisogno di riunione, perché divise in troppo picciole masse, erano la Germania e l’Italia. La Francia tendeva all’unione; la lega tutte e tre le volte tendeva a disunione maggiore. E qual politica era mai quella di suscitar in Germania ad ogni momento de’ miserabili antichissimi diritti, e perder l’amicizia di tanti principi, sol perché nella cancelleria imperiale esistevano alcune vecchie pergamene che un referendario avea disseppellite dalla polvere dove meritavano di giacere eternamente? Il farli rivivere non era piú utile a nessun altro che al referendario. Uno Stato di quasi ventisette milioni d’anime dovea avere per prima massima del suo governo quella di promovere la sua grandezza assoluta e non curarsi della relativa. Qual politica era mai quella di proteggere i diritti or dell’ordine equestre, or dell’ordine di San Giovanni; piccioli principati, la potenza de’ quali era minore dell’istesso nome, e che nella societá de’ principi tenevan lo stesso luogo che tengon le mosche nella societá degli uomini, e non esercitavano la loro sovranitá per altro che per essere incomodi?

Ma questa riunione, tanto necessaria al bene della Germania, dell’Italia, dell’Europa intera, non si poteva sperare che dalla Francia. L’Austria era troppo tenace degli antichi diritti imperiali sull’Italia. Quando si trattò di stringere la prima lega, dichiarò apertamente che, piú dell’istessa rivoluzione di Francia, temeva l’unione de’ principi italiani; e quando nel 1799 le sue armi ebbero un momento di buona fortuna, offese e disprezzò tutti gli alleati colla tenacitá delle sue antiche pretensioni. L’Inghilterra era la naturale alleata dell’Austria, e, come tale, non solo dovea protegger gl’interessi di lei, ma dovea anche fomentarne le pretensioni (e questo è stato l’inganno piú funesto che l’Inghilterra abbia usato colla casa d’Austria), tra perché era questo il mezzo di metter l’Austria in eterna rivalitá colle potenze del continente e renderla cosí dipendente dalla potenza britannica, colla quale, naturalmente, essendo l’una delle due potenze interamente marittima e l’altra interamente continentale, non dovea aver nulla di comune, tra perché con tali mezzi si