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egli ci ha fatto. Pare che il vecchio non lo abbia fatto senza disegno: voleva ispirar gli stessi sensi al giovine suo genero. Felice costui, se conoscerá tutt’i pregi de’ detti del suocero! Il discorso è lungo, ma io l’ho trascritto intero. Che potrei io dirti di meglio per descriverti al tempo istesso e la buona agricoltura e l’ottimo agricoltore italiano? Noi gli avevamo chiesto perché mai erasi tolto, tanto per tempo ed ancor vigoroso di corpo e di mente, agli affari pubblici ed alla patria, perché si era ritirato nella campagna, perché... E non ti negherò che, sotto le parole di pubblico bene e di gloria, nascondevamo un poco di giovanile ambizione. 11 vecchio comprese il nostro segreto pensiero, e ci lasciò dire. Poi ci guardò in volto, sorrise un poco e ci disse: — Ed io voglio mostrarvi che né per l’uomo v’è gloria, né per la patria utilitá maggiore di quella che loro viene dall’agricoltura. A voi, che siete ancor giovani, le cure dell’agricoltura sembran noiose e quasi indegne di un uomo che si crede nato a penetrare i piú astrusi recessi della sapienza, a vincer nemici, dar leggi ai suoi concittadini. Sono stato giovine anche io, ed ho provate tutte le vostre passioni ; ho visto il vuoto che è in tutte le dottrine, in tutte le grandezze umane; e, credetemi pure, ad un vecchio non rimane che l’agricoltura. Se la stanchezza del viaggio fatto — eravamo andati la mattina, io e Pompedio, a Duronia, e ne eravam ritornati alla nona — ve lo permette, se non vi è di noia, mentre si prepara il pranzo, noi possiamo fare un giro per queste mie terre. — Cosí dicendo, partimmo; e, camminando lentamente, egli proseguiva il suo ragionamento. — Io, dunque, sono stato giovane, ed ho provate tutte le passioni de’ giovani. Mio padre mi avea lasciate molte terre: da questa eminenza potete misurarne coll’occhio tutta l’estensione. Ma, commesse alla cura de’ servi, i quali altro interesse non aveano che quello d’ingannarmi, mi davano con grande spesa una rendita meschina. Io non le visitava mai. Chi mi voleva, mi dovea cercar ne’ concili, ne’ circoli, tra coloro che allora reggevano la somma delle cose. Io e Ponzio eravamo i principi