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dell’antica civiltá italica non crede piú nessuno. Tuttavia, col rinnovato studio del Vico e del vichismo, col ravvivato interesse per le origini del nostro Risorgimento, e anche con la migliore conoscenza della nobile vita e del robusto pensiero politico del Cuoco, il Platone , negli ultimi venticinque anni, è venuto riacquistando un nuovo valore, eh’è poi il vero: quello del piú ampio e insigne documento dello stato d’animo di quei pochissimi italiani, che fin dagli ultimi anni del Settecento si proposero come ideale politico l’indipendenza e l’unitá della patria. Alla qual rivalutazione del romanzo del Cuoco è da congiunger questa nuova ristampa. Pel testo s’è seguita l’edizione originale, correggendone i moltissimi errori tipografici, ammodernando la grafia e l’interpunzione secondo le norme degli Scrittori d’Italia e premettendo a ciascuna lettera un sommario analitico. Circa l’appendice, all ’Indice delle Osservazioni , giá pubblicato dal Cuoco e riprodotto nelle ristampe posteriori, si sono aggiunti, di tra i frammenti inediti di quest’opera complementare, i meglio rielaborati o meno incompiuti.