Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. II, 1924 – BEIC 1793959.djvu/283

XII

Applicazione de’ sopradetti canoni ad alcune parti della filosofia italiana. Divisione della filosofia presso gli antichi in dialettica, fisica e morale. Influenza della dialettica sopra tutte le altre. Essa era quella che formava il vero carattere di una filosofia e costituiva la vera intrinseca differenza tra una setta e l’altra.

XIII

Qual era la dialettica degl’italiani? Era parte della medesima quella che noi chiamiamo «metafisica». Frammenti dialettici di Parmenide e di Archita. Analisi del Parmenide di Platone. Rapporto tra la dialettica e la lingua. Analisi del libro di Vico: De antiquissima Italorum sapientia ex linguae latitine originibus emenda. Conseguenza: la dialettica italiana non ha potuto venir dalla Grecia.

XIV

Alcune osservazioni sulla storia della matematica nella setta italica. Scoperte che si attribuiscono falsamente ai greci. Errore di attribuir la scoperta delle sezioni coniche e dell’analisi a Platone. Congetture sopra un’aritmetica speciosa che gl’italiani aveano e sulle estese applicazioni che ne avean fatte alle altre scienze. Osservazioni sopra alcuni passi di Platone e di Aristotele sulla matematica degl’italiani. Congetture sopra un libro che Archita avea scritto sulla meccanica.

XV

Astronomia.

XVI

Musica.

XVII

Morale e politica. Quale era nella scuola italiana lo stato della medesima nell’etá, che precedette Socrate?