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PARTE PRIMA FILOSOFIA ITALIANA.

I

Mancanza di critica in tutti coloro che finora ne hanno scritto. Della filosofia pitagorica abbiamo pochi monumenti autentici : do questo nome agli scritti degli stessi pitagorici o coetanei. Il maggior numero delle notizie le abbiamo da scrittori di etá, di patria, di setta diversa. La parte principale dunque della critica deve aggirarsi sulla fede che merita ciascuno di tali scrittori.

II

11 primo ad avvertire la necessitá di questo esame è stato Meiners. Il suo sistema, pieno d’ingegno e di erudizione, ha per altro alcuni difetti. 1 . Non sempre è retto il giudizio che pronunzia di alcuni autori. Disprezza soverchio Timeo, unico scrittore italiano che sia stato vicino di etá e di patria ai pittagoríci. Accuse che dá a Platone confutate. Platone è degno di tutta la fede. Si risponde alle accuse che dá di sincretismo, tanto a lui quanto ad Aristotele, il maggior numero degli scrittori di storia filosofica. 2 . Non è libero da ogni opinione anticipata. Incomincia dal supporre l’anterioritá della civiltá greca sulla italiana. Questo, se non altro, è dubbio; ed un sistema non si deve mai fondare sopra un dato disputabile. Crede, l’opinione di esser stati gli altri dro. Popoli Si anteriori dimostra in precisamente civiltá ai greci, l’opposto. nata dopo l’epoca di Alessan- 3- Distingue gli scrittori in varie etá. Dá tutta la fede a quelli c solo Questo he sono caso criterio che contemporanei o citino di veritá, l’autoritá de’ ch’egli pittagorici. o adducano stabilisce, Agli il passo si altri dimostra di presta un de’ fede falso primi. nel il 1>e ^ggior * 0r Poca i secondari il numero numero ricorrevano delle de’ libri volte, apocrifi, ai fonti, tra perché tra tra perché, perché grandissimo di finalmente, rado questi era in di quel- scrit- rado av eano tanta intelligenza quanta era necessaria per intenderli bene.