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die fiore sulla tomba che chiude le ceneri di Zenone e del suo gran maestro Parmenide, de’ quali quegli è morto per la patria, questi l’avea ordinata con ottime leggi. Io rivedrò tra non molto tempo questi amici in compagnia di Socrate. Ma tu, prima d’imitar Parmenide cittadino, imitalo uomo, e componi la tua vita come la sua, talché si possa dire di te ciò che si è detto di lui. che ha dato il nome di «vivere di Parmenide» ad ogni vivere che fosse eminentemente temperante e giusto. Allora tu sarai buon uomo e, se gl’iddíi vorranno, anche buon cittadino.