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par che si ricoprano di una mistica tenebria, la quale, simile all’oscuritá di una notte tempestosa, rende piú efficace l’impressione che il lampo cagiona sui tuoi occhi. Immagina dunque una delle piú belle e limpide mattine che le ore inviano ai mortali. Noi sedevamo poco lungi dal mare: avevamo lasciato il tempio alle nostre spalle: il porto di Pesto ci era a sinistra: dall’un lato e dall’altro terre pompose per fertile varietá, deliziosi colli, ed al di lá de’ colli montagne piú alte, ma tutte coperte di viti e di olivi: in faccia si apriva ampio interminabile oceano. Sedevamo da qualche tempo. Il sacerdote dovea parlare; giá Ocilo gli avea esposto l’oggetto della mia curiositá; ma intanto egli taceva, e tacque per lungo tempo. Finalmente si rivolse a me e mi disse: — Vedi tu, o buon Cleobolo, quella nave che con vento propizio solca le onde del mare? Una volta il nostro porto n’era pieno; oggi appena se ne vede entrare ed uscir qualcheduna nel giro di una stagione. Questa cittá è sacra a Nettuno; ma il dio le ha dato il suo nome e poi l’ha abbandonata alla propria sorte. Sí, di tutt’i doni del dio noi non conserviamo che il nome e le memorie, nome di obbrobrio e memorie di afflizione, poiché rammentano una prosperitá che non è piú. Gl’iddíi, o Cleobolo, o rendati felice la tua patria, o n’estinguano nel tuo petto ogni amore. Bestemmia orribile; sí, orribile, ma inevitabile per chiunque sa di quante gioie è privo, a quanti oggetti non può pensare, senza immergersi in amarissime eterne afflizioni, chiunque ha un cuore che ama veracemente una patria infelice! Che m’inviti tu dunque a rammentare ed a narrarti? Potessi io almeno nudrire in seno qualche speranza di giorni piú lieti. Li nostri rosai schiudon due volte le loro rose* 1 ): la nostra patria, caduta una volta, non risorge mai piú. Ed io talora entro me stesso m’inasprisco contro questo doloroso ma caro costume che ci riunisce ogni anno a rammentar le antiche glorie della patria nostra; e, sebbene non possa frenarmi dal mescer le mie lagrime al pianto comune, pure di tempo in ( 1 ) «Bifen rosaria Patsti».