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buon cittadino è quello di non far mancar nulla nella propria cittá; cosí i’abitator della terra, il quale per sua colpa faccia un vuoto nella natura, deve considerarsi qual disertore della casa degl’iddíi. La natura non potea dar l’immortalitá all’individuo e l’ha data alla specie. Ma l’ha concessa a condizione che gl’individui diventino migliori; imperocché tutt’i vizi e tutte le passioni, sien molli, sien feroci, degl’individui, tendono a distrugger la specie intera». Non ti pare che da questi pochi, ma splendidi, ma fecondi principi nascan poi tutt’i precetti e per contrarre i matrimoni, e per educare i figli, e per render se stesso felice? «È vergognosa cosa — ripiglia Ocello — veder gli amatori di cavalli, di uccelli e di cani usar tutta la diligenza perché sien generati da un padre anziché da un altro, in uno anziché in un altro tempo, ed aver tutta la cura per la loro educazione; e gli uomini poi generar i loro figli a caso ed abbandonarne l’educazione ad uomini piú corrotti di loro». Il viaggio del Sannio e di Lucania mi ha reso piú filosofo o forsi piú ciarliero. Tu, se credi che io sia divenuto migliore, metterai piú cura in amarmi; se peggiore, in emendarmi.