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di sangue; quelle altre per le quali l’altare si eguaglia alla mensa e tacitamente s’insegna l’olocausto piú grato, che l’uomo possa offrire alla divinitá, esser l’amore de’ suoi simili; le leggi infine della religione di Archita e di Platone, sono leggi di popolo colto e civile, e non di uomini barbari, ai quali la fantasia tien luogo di mente ed il senso fa le veci del cuore. E di questa antichissima religione tu riconosci le orme in tutta l’Italia, conservate, ove tra i precetti di filosofia, ove tra gli stessi simboli della religione presente. Spiacemi che tu non abbi veduta Roma. Avresti ivi osservato il tempio di Vesta. Vi si adora la divinitá sotto il simbolo del fuoco. Non si vede alcuna statua di nume. Ma, siccome il popolo è giá avvezzo a volerne vedere, cosí gli si dá a credere ch’essa vi sia, ma che si conservi in un santuario aperto al solo pontefice. Il pontefice sa che nel santuario non vi è nulla <*). Ma tu vedi in questo fatto la prova della civiltá e della religione antica, della barbarie e della superstizione moderna. Dappoiché dunque fu sciolto l’antichissimo impero italiano, li pochi miseri uomini, eh’erano scampati da tanta ruina, di nuovo insalvatichiti, vissero molti secoli quasi in continua guerra; e tra la salvatichezza e la guerra generale sorsero Roma, quasi tutte le altre cittá dell’Italia e, colle cittá, i costumi ed i diritti di ciascun popolo. Tali costumi furono in parte simili ed in parte diversi. Popoli, ch’erano tanto vicini per abitazione, che derivavano dalla stessa origine, che avean la stessa religione, non potevano aver né tutti i costumi diversi né tutti simili. Aveano la stessa lingua, ma non gli stessi interessi; simili le leggi, ma non simili i magistrati; la stessa religione, ma non eran gli stessi gl’iddii protettori di ciascuna cittá; la stessa origine, ma le vicende, che avea sofferto la loro patria, erano state differenti. Interessi, vicende, magistrati, iddii diversi han cangiate le apparenze; ma la natura intrinseca delle cose è una, ed c la stessa in tutta l’Italia. — (i) Vedi Bkaufort, Rèpublique romaine .