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quello di cui godete. — Allora il desiderio irrequieto de’ sensi si acqueta: l’animo, che prima avea solamente goduto, incomincia a sentir che gode, a sentire che possiede ciò che desidera. in mezzo ai numerosi diletti che ci offrono i sensi, la sola mente può darci la tanto diffícile ad aversi e tanto necessaria coscienza della felicitá. L’immagine del bello è nel fondo delle menti nostre. Esse lo videro, allorché, lungo tempo prima che fosse impastato il nostro corpo, vissero in compagnia degl’iddíi, in quella parte piu elevata del cielo che nessun vate ha lodata né loderá degnamente giammai. Ivi Giove, primo tra gl’iddii, guidando un cocchio alato, cammina duce degli altri, tutte le cose ornando ed ordinando sapientissimamente; e lui segue esercito innumerevole di iddii minori e di demòni diviso in undici cori, diretti da undici conduttori; undici, poiché Vesta se ne rimane sempre sola nella casa degl’iddii. Ma i cocchi degl’iddii, ben bilanciati e tirati da cavalli immortali, camminano agevolmente. I cocchi de’ demòni minori, avendo uno de’ cavalli partecipe della malvagitá della materia, non giungono mai fino alla sommitá, ma si rimangono alla schiena del cielo, donde veggono quello solamente eh’è al di fuori. Ed ivi si fa un tumulto, una contesa, un sudor grande nell’affollamento delle anime, che si premono, si incalzano, si urtano, tutte desiderando pervenire al luogo superiore; e molte ròte si rompono, molte ali si tarpano; e le anime cadono giú in terra, ove la potente Adrastia le lega ad un corpo terreno, finché si rendano di nuovo degne di vedere il bello nel consorzio degl’iddii immortali. Allora, simile ad uomo, il quale dalla cima di altissimo monte, ove godeva il sole puro e l’aere sereno, discenda in profondissima valle, che tutta ricoprano le nubi, le nebbie, la tempesta e la notte, l’anima incomincia la sua lunga dolorosa peregrinazione; né rivede la luce se pria non risalga il monte opposto e non ritorni di nuovo all’altezza primiera. Le immagini del vero e del bello, che viste avea, si obbliano. Le tenebre la circondano, la premono. Ella non vede oltre la breve circonferenza del suo corpo... E questo, oh! di quanto poco