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solidi ed i più indiscutibili, perchè rappresentano il valore dei beni immobili. Quindi nulla potrebbe dar credito alla Società, quanto un Consorzio di Comuni e Provincie, che garantisse un interesse sul capitale preventivato di nove milioni.

Una grande intrapresa quale è quella di una Ferrovia non dispone sempre dei mezzi necessari all’andamento dell’opera.

1° Pei depositi di garanzia che è costretta a lasciare in mano al Governo.

2° Perchè le Azioni vengono pagate ratealmente e non in una sola volta, e ciò allo scopo che anche le fortune le più modeste possano concorrervi.

Se si dovesse attendere l’intera riscossione delle Azioni, i lavori intisichirebbero, gl’interessi passivi andrebbero aumentando ad assorbire una parte del capitale, e la strada sarebbe improduttiva per un tempo assai lungo.

Ne viene quindi di conseguenza che la Società, per coprire le spese di costruzione, debba ricorrere al credito commerciale, il quale secondo che sarà più o meno grande, le imporrà maggiori o minori sacrifici, che molte volte si elevano tanto da compromettere l’esito dell’opera e condurre al fallimento. Io credo non vi sarà alcuno che non comprenda quali tristi conseguenze porterebbe al paese una simile conclusione. Una garanzia consortile, che dai calcoli dimostrati sarebbe affatto di nome, darebbe alla Società il credito che da se stessa non può avere, e nei momenti difficili, quali son quelli da me accennati, potrà trovare le somme occorrenti con piccolissimi sacrifici, ed i lavori potranno proseguire con attività e con amore, mantenendo il costo della linea entro i limiti stabiliti dal preventivo.

Nella lusinga che le Provincie ed i Comuni interessati in quest’opera di utilità generale, sieno convinti che una garanzia consortile è oggi il miglior mezzo per sollevare il paese da sacrifici incompatibili colle strettezze