Pagina:Crooks - Perchè l'operaio inglese difende la sua casa, Milano, Istituto Italo-Britannico, 1918.djvu/8


— 8 —

sciarono la vita nelle trincee. Le nostre donne li applaudiscono quando partono e li festeggiano quando tornano a casa.

Io stesso, l’uomo della pace, ho intrapreso vere campagne per il reclutamento. Ho visitato i nostri soldati nelle trincee, ho vissuto con loro, li ho incoraggiati e rincuorati. Ho portato il saluto degli uomini che fabbricano i grossi cannoni agli uomini che li adoperano, e tornando in patria, ho recato il saluto degli uomini che combattono, e l’addio dei morituri nelle trincee agli uomini che lavorano nelle officine.

In ventotto giorni tenni trentasei comizi, in moltissime località e ho fatto tutto quello che era in mio potere per sostenere la nazione in questa guerra.

Quando si sentì la prima minaccia della guerra, andai a Woolwich, il collegio che io rappresento in Parlamento. Parlai e dissi: «Compagni! l'atteggiamento che io assumo è quello di appoggiare il Governo nell’ora del pericolo. Non posso agire diversamente. Abbiamo lottato per la pace fino all’ultimo momento, ma, se guerra dovrà esservi, voi ed io dobbiamo sostenere quella parte di peso che ci spetta. Dobbiamo sostenere la vecchia Patria attraverso la crisi, dobbiamo rimaner saldi, spalla a spalla, e presentare al nemico un fronte incrollabile».

«Perchè mai, noi, lavoratori di East London, (il quartiere più povero) uomini che lottammo per la pace nel 1900, agimmo e parlammo in tal modo nel 1914?

La ragione è molto semplice. All’epoca della guerra Boera eravamo fautori dei Boeri perchè credevamo che la libertà dei Boeri fosse in pericolo. Adesso, difendiamo la Patria perchè sappiamo che la nostra libertà e quella della nostra gente è minacciata.

La nostra famiglia soffre, ma resiste compatta e sal-