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capitolo ottavo 235

l’inenarrabile splendore, e quasi spaventato da quella magnificenza, si desolava di non poterne esprimere la millesima parte: quindi scriveva ai Monarchi, che v’ebbe un istante in cui credette di non avere forza bastante d’allontanarsi da luogo così incantevole; e aggiungeva, come per giustificarsi:

«L’amenità del fiume, la limpidezza dell’acqua, che lascia veder chiara perfin la sabbia del letto, la gran copia delle palme di diverse forme, le più alte e graziose che veder si possano, e un numero infinito d’alti alberi alti e verdeggianti, il canto degli uccelli, e la frescura dell’aere decorano questa regione, Serenissimi Principi, d’una magnificenza maravigliosa, che tanto avanza in bellezza tutte le altre, quanto il giorno vince la notte; la qual cosa mi fa dire spesso a’ miei ufficiali, che, per quanti sforzi io faccia onde tesserne una compiuta relazione alle Vostre Altezze, nè la mia lingua potrà dire tutta la verità nè la mia penna scriverla. È certo ch’io rimango confuso alla vista di sì gran bellezze; vi ho scritto relativamente alle altre regioni, dei loro alberi, frutti, erbe, porti nel miglior modo che potei; ma rispetto a questa terra, tutti affermiamo ch’è impossibile che vi sia al mondo regione più bella. Ora mi taccio, desiderando che altri, dopo vedutala trovi modo conveniente di poterla descrivere. Inoltre, sento che scemerebbe il merito di questa contrada se fosse da me descritta; meglio la potranno descrivere le labbra o la penna di più valente di me.»

Quale uno de’ maggiori favori ricevuti da Dio Colombo annoverava di aver contemplato tante cose, una più ammirabile dell’altra: ringraziava altresì Colui che lo aveva eletto a tale opera, e gli aveva conservata la salute; «mperocchè, diceva, la gran mercè di Nostro Signore, neppur uno del mio equipaggio ha patito finora il menomo male; nessuno soffrì la più leggera indisposizione, eccettuato un vecchio marinaro, il quale aveva patito per tutta la vita di renella, e se ne trovò guarito subito dopo giunto in questo paese. E ciò che dico rispetto lo stato sanitario comprende gli equipaggi delle tre navi.»

Prima di poter conoscere la specialità di ogni produzione propria di quel suolo prodigioso, Colombo fu conscio di quale importanza fosse possederlo, e lo espresse con queste brevi paro-