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è complice di questa diversione. Colla sua squisita delicatezza di sensibilità, il signor di Falloux penetrò nel segreto di un dolore del quale nessuno aveva prima di lui avuto compassione, e di cui sicuramente non si era preoccupato alcuno de’ biografi di Colombo: mentre noi riabilitavamo l’Araldo della Croce, è giusto ricordare i titoli gloriosi de’ suoi amici postumi, di quelli che lo hanno onorato più presto o più altamente, e che attirati verso di lui per la loro propria grandezza, rimangono in comunicazione naturale colla sua memoria.

Un antico Ministro della Giustizia e dei Culti, che, sotto il regno dell’ultima monarchia, ebbe l’onore di presiedere per lungo tempo la Camera dei Deputati, e sagrificò intrepidamente all’amore della giustizia una popolarità gloriosa per trionfi di eloquenza e luminose prove di patriottismo, l’onorevole signor Sauzet vuolsi annoverare tra’ più caldi ammiratori di Colombo. La rivoluzione del febbraio 1848 lo sorprese che sedeva sul suo scanno curule, e continuò a sedervi allora quando non vi fu più nè dignità regia, nè reggenza, nè corte, nè ministero. Non si levò di là, se non dopo l’invasione del caos, scomparsa essendo colla monarchia ogni autorità costituita, quando nessuna potestà umana poteva salvare o difendere ciò che avea cessato di esistere. La dimora che fa Sauzet per una metà dell’anno in Italia, lo collocò addentro negli interessi di questo paese, per modo da riuscirgliene cara la gloria, quasi ne fosse cittadino; ond’è divenuto amico naturale dell’Eroe genovese.

A questi due Ministri dei Culti si devono aggiungere due Ministri dell’istruzion pubblica: l’illustre Guizot, che si può giustamente chiamare il reggente della filosofia politica, il precettore degli storici moderni e il maestro degli scrittori dell’età nostra; e Villemain, retore inimitabile, critico inimitato, modello di atticismo francese e di eleganza letteraria. Fra gli eredi della memoria di Colombo sono da porre gli scrittori che primi hanno accolta la risurrezione della sua fama. ln capo ad essi troviamo primieramente il celebre chimico Gualtier di Claubry, uomo di civica energia, di coraggio esemplare, protettore delle Missioni, e affezionato al Santo Sepolcro: l’abate Cadoret aggiunto cappellano in capo della marina, Luigi Roche autore di un

Roselly, Crist. Colombo, T. II. 29